Cosa vogliamo trattenere dall’editoriale di Millionaire del mese di novembre a cura di @eleonorachioda? Intanto ve lo lasciamo qui da leggere.

Noi ci appuntiamo tre cose:

Radici e ali
Si può volare lontano, essere pellegrini del mondo, eppure avere radici forti ben radicate in un paesino della Val d’Ossola e riconoscere che molto di quello che si è diventati ha profondamente a che fare con la propria identità, mai dimenticata. Il valore aggiunto di questa consapevolezza è il saper connettere, ad esempio, la migliore artigianalità e meccanica italiana con i progetti di Space X che Mauro Prina sta portando avanti.

Gli altri
L’altro che lavora con te come risorsa a cui guardare. Non – quindi- “sono io il migliore, non c’è nessuno che possa sostituirmi” ma “tu cosa faresti?”. Riconoscere che insieme si può arrivare in un posto nuovo, perché la creatività dell’altro e la sua capacità sono una ricchezza che io non ho: anzi, insieme conosceremo di più e meglio quello che stiamo andando a fare.

Apertura
Lasciatevi accadere la vita, lasciate che semplicemente vi accada. Ci sono venute in mente le parole di Rilke nelle Lettere ad un giovane poeta.
Nell’intervista Mauro afferma quale è il suo segreto: una sorta di disponibilità a lasciare andare, anche quando sembra di avere un percorso segnato. Sembra dirci: “non preoccupatevi troppo di questo, ma anzi accogliete con semplicità quello che arriva, io ho fatto così e conviene!”

art

Le interviste hanno il merito di parlarci di esperienze reali, di volti precisi che non lasciano spazio a teorie o illazioni. Raccontano storie concrete che ci fanno ragionare e ci interrogano. In questo caso ci hanno fatto sentire vicino un mondo che ai nostri occhi appare sempre avvolto da un alone un po’ mitico e irraggiungibile (si parla di viaggi nello spazio e non proprio di una gita fuoriporta!).

Gli appunti che abbiamo preso vogliamo tenerceli stretti anche per il nostro lavoro.